Il nuovo progetto “Cna e Laboratorio Cartiera – Trasmettere saperi per una moda etica”, presentato oggi e che sarà finanziato da CNA Impresa sensibile con le risorse raccolte grazie al 5 per mille, vuole sostenere il ricambio generazionale facendo incontrare esperti maestri artigiani con le lavoratrici e i lavoratori di Cartiera (il laboratorio di moda ambientalmente e socialmente sostenibile a Marzabotto), così da garantire la crescita professionale di persone fragili e un nuovo futuro all’artigianato.

Saranno attivati percorsi formativi in una logica di trasmissione delle competenze: due esperti artigiani oggi in pensione lavoreranno insieme al team di Laboratorio Cartiera utilizzando unicamente materiali di recupero. Un progetto che offrirà l’occasione per rilanciare le competenze tradizionali della produzione Made in Italy, e permetterà ai custodi di un patrimonio professionale di inestimabile valore di condividere e ‘dare nuova vita’ alle proprie conoscenze.

Nell’era del digitale il futuro dell’artigianato risulta sempre più incerto. Secondo uno studio della Fondazione Altagamma, che riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana, entro il 2025, in Italia, mancheranno oltre 46mila professionisti nei mestieri d’eccellenza tra moda e pelletteria. Nel 2020 il 36% dei dipendenti dei settori occupati nel tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature a livello europeo aveva più di 50 anni.

Quello del pellettiere è un mestiere che può essere trasmesso solo lavorando insieme: creatività, manualità, attenzione ai dettagli, non possono essere semplicemente insegnati. Il ‘passaggio di consegne’ avviene nel corso degli anni, ma considerata la mancanza di nuovi aspiranti artigiani, le antiche tecniche del Made in Italy sono sempre più a rischio di scomparsa.

Per sua stessa definizione l’artigianato non potrà essere sostituito da una macchina, ed è importante intervenire per salvaguardare una tradizione che rappresenta parte dell’identità del nostro paese.